Apr 2014 Logistic strategie Italian ports leads the new revolution Autorità portuali ridotte drasticamente da 24 ad 8

Apr 2014 Logistic strategie Italian ports leads the new revolution Autorità portuali ridotte drasticamente da 24 ad 8

Secondo il Ministro Maurizio Lupi, la riforma delle Autorità Portuali italiane deve passare attraverso - la nuova programmazione riguardante grandi bacini logistici.

Novità necessaria per adeguarci alla modernità di cui l'Italia ha bisogno.
- Integrazione tra Expo 2015 e Logistica è nell'ordine delle cose e dobbiamo cogliere tutte le opportunità possibili per agganciare la ripresa.

PAST EVENT Giovedi 27 Mar 2014 la respons. infrastrutture e trasporti del PD e Presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, e il capogruppo della Commissione Trasporti del Senato, Marco Filippi, hanno avuto incontro con il ministro alle infrastrutture Maurizio Lupi - sul tema AUTORITA PORTUALI ITALIANE.
Il provvedimento sul quale ha lavorato il Partito Democratico – hanno dichiarato Serracchiani e Filippi – punta a favorire la crescita e lo sviluppo delle attività degli scali italiani, partendo dalla governance.

///////////// Martedi 1 aprile 2014 il Partito Democratico
ha presentato la propria proposta di riforma del SISTEMA PORTUALE.


Italian ports 2014 il ministro Maurizio Lupi: Autorità portuali ridotte drasticamente da 24 ad 8

The day after Legge 84-94 Autorità portuali da 24 a 8 distretti logistici: alto Tirreno, medio Tirreno, basso Tirreno, alto Adriatico, medio Adriatico, basso Adriatico-Ionio, Sicilia e Sardegna.

Tutte le altre Autorita cooptate e alcune delle funzioni passeranno alle Regioni.

- Consigli di Amministrazione di DISTRETTO al posto dei Comitati

- Autonomia finanziaria maggiormente ampia.

Questa volta non sono chiacchiere: ovvero, la sfida alla riforma dei porti lanciata in mare prende il largo.

E chi aveva pensato che l'intervento del ministro Maurizio Lupi in assemblea di Assoporti a ottobre 2013 fosse poco più d'una battuta, si dovrà ricredere.

- Il ministro Maurizio Lupi la sua riforma dei porti l'ha messa per scritto e l'ha inviata ai Presidenti delle commissioni Trasporti alla Camera ed al Senato per avviare iter parlamentare.

Sembra che Lupi sia deciso a bruciare i tempi, addirittura con un decreto legge.

Ovviamente sta poi al Parlamento, prima nelle commissioni e poi in aula, dare l'OK definitivo o affossare la riforma di logistica moderna: e motivi del contendere ce ne saranno parecchi, perché rispetto alla bozza di RIFORMINA che faticosamente le commissioni parlamentari stanno portando avanti le proposte del ministro sono VERAMENTE rivoluzionarie.

Si parte dalla concentrazione delle Autorità portuali - oggi per unanime riconoscimento TROPPE e motivate solo da esigenze partitiche di campanile - in 8 distretti logistici: alto Tirreno, medio Tirreno, basso Tirreno, alto Adriatico, medio Adriatico, basso Adriatico-Ionio, Sicilia e Sardegna.

Superamento della Legge 84-94 Autorità portuali

1 unica Autorità per ogni distretto - e qui arriva il difficile - composta dagli accorpamenti di quelle esistenti.

Il ministro non ha indicato come avverranno questi accorpamenti (i casi maggiormente complessi in Adriatico & Tirreno)

ADRIATICO
Sulla riforma già in lotta per leadership VENEZIA & RAVENNA

TIRRENO
in lotta per leadership Civitavecchia - Genova - Livorno - Savona

Livorno va con alto Tirreno - ovvero Savona - Genova - La Spezia o il medio Tirreno, cioè Carrara, Piombino e Civitavecchia?

Da accorpamento e semplificazione delle attuali 24 Autorita Portuali nascono 8 super-Authority assorbiranno funzioni e risorse umane mentre alcune funzioni saranno demandate alle Regioni.

Le Autorità portuali diventono TITOLARI dei piani di LOGISTICA di territorio e di distretto.

Cancellati i comitati portuali, sostituiti da una commissione consultiva ristretta.

Le Autorità avranno maggiori poteri sia per il Presidente che per un vero e proprio consiglio di amministrazione.

Il demanio marittimo di distretto sarà gestito dallle Autorità portuali e non più (sembra di capire) anche dall'Autorità marittima.

Saranno obbligatori SPORTELLI UNICI di distretto per accelerare i tempi delle operazioni.

Ci sarà anche Autonomia finanziaria, ben oltre i limiti (ridicoli) dei 90 milioni annui stabiliti dall'ultimo ritocco della Legge 84 del 1994.

E adesso, si scateni pure la bassa marea.
Sulla bozza di RIFORMA dei PORTI del ministro Lupi stanno già sparando, da destra e sinistra - con poche eccezioni - ad ancore incatenate.

- Alpiz Apr 2014

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